80 anni! Non dimenticare mai
Evito con fatica di collegare la Shoah alla questione palestinese, temendo che una riflessione matura fosse fraintesa, in un contesto politico e culturale incline a sterili contrapposizioni, con il conflitto ridotto a un semplice antagonismo tra palestinesi ed ebrei, criminalizzando ogni critica al sionismo. Tuttavia, gli eventi del 7 ottobre e la distorsione della narrativa mainstream hanno reso urgente un dibattito su Shoah e Palestina, che non può più essere rimandato. A cosa serve la memoria se, invece che usarla per puntare gli occhi sul genocidio, e la fiamma incattivita che arderà per generazioni in Palestina, viene usata per distoglierne lo sguardo? Se le vite degli uomini, donne e bambini, distrutte nei campi di sterminio nazisti vengono utilizzate per legittimare il massacro dei bambini e delle bambine di Gaza?! Mi associo all’appello della vescova e capo della diocesi episcopale di Washington, Mariann Edgar Budde, signor Presidente Trump: milioni di persone hanno riposto la loro fiducia in voi, esempio per tutti gli uomini e donne che guidano le varie Comunità nel mondo. Sig. Presidente Trump, sono scritte nella Bibbia sulla quale Lei ha giurato fedeltà allo stato Americano. Vi chiedo Sig.ri/re Governanti, di avere pietà delle persone delle nostre Comunità che ora sono spaventate. Il nostro Dio ci insegna che dobbiamo essere misericordiosi con lo straniero, perché un tempo eravamo tutti stranieri in questa terra. Chiodi fissi nella carne della mia anima. Penso, ricordo, imparo a non dimenticare. Giovanni XXIII” nell’enciclica Pacem in Terris, “le relazioni tra gli Stati, come tra gli individui, devono essere regolate non dalla forza armata, ma secondo i principi della retta ragione: i principi, cioè, della verità, della giustizia e della cooperazione vigorosa e sincera”. Non dimentico la gioia che l’evento del pellegrinaggio di Papa Paolo VI ha portato sessant’anni fa nella vita della città di Gerusalemme, la carica di novità che ha suscitato sono ancora parte della vita attuale dei cristiani di Terra Santa. E uno struggente inno alla speranza, del Santo Padre Francesco.
Shalom aleichem
Celso Vassalini
A cura di Centro Ricerche VALASSINESI-CRV e acraccademia.it
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